Un senso d’armonia, serenità, leggerezza,
quiete. È quello che si percepisce guardando con curiosità e poi con ammirazione l’arte preziosa di Barbara
Pellizzari. Torinese, ha iniziato studiando conservazione dei dipinti a Firenze
dove ha avuto modo di restaurare capolavori del Rinascimento italiano. Dotata
di un gusto innato per la bellezza, l’ha arricchito con un eclettismo che è
frutto dell’aver vissuto e abitato il mondo. Con i suoi luminosi cromatismi, il
Vietnam in particolare ha affinato la pittoricità e la manualità di Barbara
consentendole di misurarsi con l’antichissima tecnica della laccatura. Ed è
quindi con le sue monocromatiche lacche vietnamite (ciascuna di esse lungamente
lavorata con estrema delicatezza) che l’artista coglie la perfezione creativa
amalgamando e facendo dialogare sui pannelli di masonite la resina, i pigmenti,
le foglie di metallo, i gusci d’uovo, la pittura ad olio… Entrate con lo
sguardo “dentro” queste opere d’arte. Accarezzatele coi polpastrelli per
scoprirne la tattilità. Sarà bello, infine, abbandonarsi alla spiritualità e
alla meditazione. Stefano Bianchi
BARBARA
PELLIZZARI (Torino, 1963) è diplomata in scenografia e conservazione dei
dipinti. Sotto la guida di Edo Masini (ex responsabile del Dipartimento di
Restauro alla Fortezza da Basso di Firenze) consolida la propria carriera
come restauratrice di capolavori del Rinascimento Italiano. In seguito, lavora
presso importanti Istituzioni internazionali: Art Institute of Chicago, Kunst
Akademie di Linz (Austria), Museo d'Arte di Karachi (Pakistan), Ambasciata
Italiana di Pechino (Cina). Nel 2016 espone all'Art Expo Malesia; nel
2018 vince nella categoria Disegno il concorso Il Volo di Pegaso (Roma).