Polimaterica e tridimensionale, tattile e coinvolgente,
l’arte di Roberto Fontanella si concentra dal punto di vista metafisico
sull’eternità, la stabilità e l’assoluto bypassando tutto ciò che è instabile,
mutevole, accidentale. Per dar vita alle sue enigmatiche installazioni da
parete, l’artista veneto utilizza concettualmente lettere dell’alfabeto,
numeri, geometrie, punti cardinali. Si abbandona al mito della cosmogonia.
Traccia labirinti lunari e circonferenze solari. Si mette a indagare la vera
conoscenza (jnana) interpretando il pensiero induista; e il frutto delle nostre
azioni (karma) seguendo la religione e la filosofia indiane. Come e persino più
del Pop artista londinese Joe Tilson, Fontanella dà potere pittorico/cromatico
alle parole, ai concetti, ai segni grafici, ai simboli. E arriva a cogliere,
antropologicamente e spiritualmente, l’essenza più profonda dell’essere
umano. (Stefano Bianchi)
Roberto
Fontanella (Chiampo, 1958). Si
forma artisticamente nell’ambiente veneziano dove entra a far parte del gruppo
“Triplani” con il quale opera ed è attivo per molti anni, esponendo in numerose
sedi pubbliche e private, tra cui : “Crossing” collaterale della 52^ biennale
Venezia (2008); “Memorie e Attese”, collaterale della XLVI biennale di Venezia
(1995), accompagnando contemporaneamente un percorso espositivo in gallerie
private e fiere d’arte. La sua ricerca artistica è di carattere
pittorico-polimaterico e tridimensionale, ed è fondamentalmente di matrice
simbolico – concettuale; essa deriva da un percorso di ricerca e di interesse
per la filosofia, la riflessione sulle religioni sia Occidentali sia
Orientali. Durante il suo percorso artistico ha sviluppato varie tematiche:
da un periodo pittorico di elementi estrapolati dalla natura e collocati in
contesto
simbolico a quello pittorico figurativo e allegorico fino ad un
periodo di recupero di strutture tridimensionali polimateriche da parete, anche
attraverso il recupero di oggetti e utensili di uso quotidiano. La sua
arte si caratterizza principalmente nei giochi materici e tridimensionali, dove
la sperimentazione si unisce a una profonda riflessione sulle simbologie che
appartengono all’evoluzione antropologica e spirituale dell’uomo; esperienze
meditate sui temi che maggiormente hanno interessato le avanguardie storiche,
fino alle più recenti tendenze. ll rapporto tra Oriente e Occidente, le
ideologie e i miti, le forze che determinano gli equilibri ancestrali e
primordiali dell’uomo ricompaiono nei giochi grafico-materici e ironicamente
pensosi dell’artista.