giovedì 30 ottobre 2014

PAOLO FACCHINETTI Attimi

















C’è tutto un mondo intorno all’arte astratta e informale di Paolo Facchinetti. Un mondo spesso impalpabile e sfuggente, frutto di suggestioni inconsce, che all’improvviso si accende a colpi di spatola sulla tela tramutandosi in segno tangibile, presenza, coagulo di materia. Facchinetti ha scritto che “la pittura è la mia solitudine ma soprattutto la mia salvezza, la mia libertà, dove ancora esistono l’immaginazione, il sogno, l’alchimia, il rito magico di un segno, di una forma, di un colore”. L’azione gestuale, l’”incipit” del pittore nato a Nembro, nella Valle Seriana, a un’incollatura da Bergamo, è dunque la sinfonica “palette” di colori che di volta in volta si svelano, suggeriscono, introducono densi, omogenei, diluiti. Quando il gesto si fa etereo e leggero dando vita a colature che si sovrappongono e stratificano, ecco trasparire dai quadri carezze cromatiche riconducibili all’espressionismo lirico dell’americano Paul Jenkins. Quando viceversa il gesto equivale a forza, impulso, sfogo emotivo, l’ideale riferimento è l’energia pittorica del tedesco Gerhard Richter. Entrambe le “anime”, spesso, dialogano fra loro concretizzando rapide pennellate e grumi di colore, sgocciolature e “fermi immagine” materici. È proprio in queste pitture, allora, che l’action painting e il dipingere meditativo si confrontano e si armonizzano per scandire, nell’arte di Paolo Facchinetti, la migliore ragion d’essere. Stefano Bianchi 

Paolo Facchinetti nasce nel 1953 a Nembro (Bg), dove oggi vive e lavora. Inizia la sua formazione artistica all'Accademia Carrara di Belle Arti a Bergamo frequentando i corsi di disegno e di nudo sotto la guida del Prof. Mino Marra. Anche il maestro Cesare Benaglia ebbe una forte importanza nella crescita di Paolo, infatti frequentò il suo studio e il Gruppo Artistico Valbrembo 77 dal 1985 al 1989. Fin dagli inizi la sua arte è caratterizzata da un forte dualismo. L'astrattismo e la ricerca cromatico-formale convivono con la ritrattistica e la capacità di cogliere l'essenza del soggetto. Il movimento fisico-gestuale dell'attimo in cui il colore si deposita sulla tela è riconoscibile sempre e spesso è parte fondamentale dell'opera. Dal 1972 Paolo Facchinetti espone le sue opere in numerose mostre personali, collettive e partecipa a rassegne d'Arte nazionali e internazionali.

ARTE IN HOTEL - FourPoints by Sheraton Milan Center le opere in mosrea  daranno vita a un percorso visivo che coinvolgerà la Reception, la Lounge e il Ristorante Nectare. In occasione del vernissage, nel nuovo spazio Malibran Bar progettato dall’Architetto Michele Arcarese, tra marmi e pareti in vetro laccato che fanno da cornice ai moderni arredi PFZ.



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